
Jebel Batta - Stolen mirror
Itinerario di medio sviluppo ma molto estetico, soprattutto nei tiri centrali, sopra le placche inclinate, che offrono una bellissima arrampicata su rocce verticali molto lavorate, di sembianze quasi dolomitiche. Anche qui attrezzatura pressoché inesistente, linea logica ben proteggibile e di soddisfazione.
Avvicinamento
Dall’imbocco del paese di Katrin deviare a destra e proseguire in direzione nord, per la strada che attraversa la valle desertica contornata di massi, in direzione del grande gruppo elettrogeno che dà corrente alla zona. Poco dopo si vede la parete est, che si raggiunge con breve risalita dalla strada. Attacco nel canale-camino centrale. Un’ora di avvicinamento, tre ore per la via, meno di due ore per la discesa e il rientro a Katrin.
Via
Da completare… Vedere schizzo.
Discesa
Raggiunto l’ometto di vetta, scendere sul versante opposto rispetto a quello di salita, seguendo alcuni ometti fino a una zona di salti, dove si perdono. Continuare ancora verso ovest, zigzagando tra le rocce, fino a un cordino attorno a un masso, da cui fare una doppia obliqua da 30 m fino a una cengia detritica. Tornare verso est per aggirare un salto e imboccare un canale che porta facilmente a un colletto. Da qui piegare verso est e scendere per pietraie alla base e alla strada.
- 7 lunghezze
- Impegno: via corta, con breve avvicinamento, facile discesa, ambiente solare
- Attrezzatura: via alpinistica con protezioni tradizionali, mediamente proteggibile, con protezioni più rade, ma voli senza conseguenze (R2)
- Roccia: gneiss
- Difficoltà: V- // V AD+
- Accesso stradale: St. Katherine si raggiunge da Sharm el Sheik in circa due ore e mezza di auto, lungo strade ottime.

The text and images in this page are available
under a Creative Commons CC-by-sa licence.