
Punta di Trubinasca - Via Klucker
Splendida guglia, isolata e selvaggia, che domina i pascoli desolati e reconditi del circo delle Trubinasca. Il lungo avvicinamento, la complessa logistica, malgrado la relativa brevità e facilità della salita, fanno sì che l’ascensione - sulle orme della grande guida di Sils - debba essere considerata di tutto rispetto. Raramente percorsa e quindi ancor più affascinante, offre suggestivi scorci sul versante bregagliotto, dominato dalla nordovest del Badile.
Avvicinamento
Ci sono due possibilità: salire da Novate (300 m) al Rifugio Brasca (1304 m) e al Bivacco Pedroni Dal Prà, in circa 6-7 ore. Oppure da Bondo località Ceresc (1284 m) raggiungere la Bocchetta della Teggiola (2490 m), scendere circa 250 m in Val Codera e risalire al Bivacco (5 ore abbondanti). Per la salita calcolare circa tre-quattro ore (dopo tre quarti d’ora di avvicinamento dal bivacco). Dalla vetta al fondovalle 5-6 ore almeno.
Via
Da completare… Vedere schizzo.
Discesa
Dalla vetta ci si cala sul versante opposto (sud) con tre doppie attrezzate su cordoni, fino a raggiungere la forcella che separa la Punta di Trubinasca dalla S.Anna. Da qui si percorre a ritroso il canale evidente che scende all’ormai esangue ghiacciaio (tracciato verde) con facili passi in arrampicata e qualche breve doppia.
- 8 lunghezze
- Impegno: 2-via di varie lunghezze, oltre i 200 metri, avvicinamento da 1 ora, ritirata comoda
- Attrezzatura: via alpinistica con protezioni tradizionali, mediamente proteggibile, con protezioni più rade, ma voli senza conseguenze (R2)
- Difficoltà: V/Ao
- Roccia: gneiss
- Accesso stradale: Milano Lecco Colico Novate Mezzola Oppure proseguire fino a Chiavenna Castasegna Bondo strada a pedaggio per la Val Bondasca, con deviazione a destra per Ceresc.
- Logistica: Bivacco Pedroni-Dal Prà (ex Vaninetti) 2600 m coperte e accessori.

The text and images in this page are available
under a Creative Commons CC-by-sa licence.