Corna di Medale - Via Bonatti
Quanto a Bonatti, in prospettiva stupisce pensarlo, mezzo secolo fa, azzardare quel traverso che ancor oggi può dare filo da torcere per la sostenutezza dei passaggi e la continuità che la contraddistingue. Una soluzione geniale per aggirare degli strapiombi che non lascia molto respiro e riserva, proprio sul finire, la classica ciliegina sulla torta: un astuto movimento in leggera discesa, su una placca verdoniana che resiste all’usura delle migliaia di dita che hanno cercato il segreto nascosto tra le sue pieghe.
Avvicinamento
Dal parcheggio seguire le indicazioni per la ferrata. Risalirla fino al termine del primo sperone, da cui la si abbandona traversando a destra (attenzione) come per l’attacco della Via Brianzi, con cui ha in comune il primo tiro. Un’ora dall’auto; Si può anche abbinarla con la via Myriam, ottenendo uno sviluppo significativo.
Via
Attrezzatura a chiodi, qualche spit. Soste a spit e/o resinati. 6L. Cf Schizzo
Discesa
- A piedi per il sentiero che scende a Rancio (dal colletto dietro la cima svoltare a sinistra viso a monte). 1 ora.
- Discesa dalla ferrata.

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