
Pizzo Spazzacaldera - Dente per dente
Meritevole per la varietà dei passaggi: placche, fessure, diedri, con difficoltà medie. Particolarmente belli i tiri alti, dopo l’albero che è a metà parete. L’ultima lunghezza può essere risolta direttamente oppure con un traverso a sinistra fino all’albero dove è attrezzata la calata. Chiodatura mista, spesso da integrare grazie alle generose fessure.
Avvicinamento e tempi complessivi
Dall’arrivo della funivia si prende la stradina che sale alla diga; la via attacca nei pressi del primo tornante, poco sopra l’inizio de “il Mosaico”. Dieci minuti di avvicinamento (ma se si sale dal fondovalle, senza utilizzare la funivia, sono necessarie circa due ore, utilizzando il sentiero per la capanna Albigna). Tre ore per la via, mezz’ora per la discesa
Via
1- salire per placche rotte fino a raggiungere la base di un tetto (35 m, 5b, 4 spit ). 2- proseguire su lame/fessure sovrastanti fino a superare un tetto sfruttando una fessura. Sostare poco sopra su comodo terrazzo sulla destra (35 m, 5b, 2 spit). 3- salire la placca successiva fino ad un muretto. Proseguire poi sulle fessura verso sinistra ed arrivare su cengia dove si sosta (40 m, 5c+, 3 spit). 4- salire in diagonale verso sinistra puntando ad un grosso pino, dove si sosta (20 m, 5a, 3 spit) 5- dalla sosta piegare a destra fino a raggiungere la base della fessura. Risalirla interamente in dülfer e sostare al suo termine sulla destra (30 m, 5c+, 2 spit). 6- proseguire verso sinistra, sotto ad un tetto, sfruttando una buona fessura e raggiungere un diedro che permette di ribaltarsi sopra al tetto. Sfruttando alcune fessure continuare in un ampio diedro a lame al termine si sosta sulla destra (35 m, 6a+, 2 spit). 7- salire verticalmente per una ventina di metri sfruttando le fessure presenti. Prima del tetto traversare verso sinistra. Sostare qua sfruttanto uno spit e un chiodo (eventualmente sfruttare anche uno speroncino)(40mt, 6a+, 3 spit + un chiodo). 8- traversare verso sinistra aggirando lo sperone (non farsi ingannare dalla prima fila di spit che si incontra, è Giovanne d’Italia) e salire verticalemnte fino a raggiungere il termine della via. Sosta in comune con mosaico. (35 m, 5c, 3 spit).
NB. Nel penultimo tiro, se ci si sposta troppo a sinistra, si incontra un difficile passaggio in micro-fessura da proteggere.
Discesa
La discesa da questo punto è possibile o sulla via in doppia oppure proseguendo lungo la normale fino in cima allo Spazzacaldera. Per quest’ultima soluzione spostarsi verso sinistra per reperire una calata e da questa scendere sul versante opposto a quello per cui si è salite, oppure disarrampicare (passi di III) fino a raggiungere la cengia sottostante e traversare, faccia a monte verso destra per 20 m fino a raggiungere un marcato sistema di fessure. Da qui comincia la normale.
Le soste sono a due spit collegati con cordone e attrezzate per le doppie. La via è molta bella e richiede particolare dimestichezza con le protezioni veloci. La quantità di spit nei tiri è inversamente proporzionale alla quantità di fessure e lame presenti…

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