
Bristen - Per il versante N e la cresta NE.
Salita
Poco dopo l’abitato di Bristen si attraversa il torrente su di un ponte, loc. Cholplatz, una stradina permette l’accesso alla spartana stazione di partenza della “funivia” privata (3 posti) che con un aereo balzo porta a Breitlaui.
Da qui un sentiero in direzione W, su terreno pianeggiante, passa di fianco ad una casa, si continua a monte di questa verso SW a mezza costa per entrare nel bosco. Passato un canale da valanga si procede ancora nel bosco sempre a mezza costa, salendo non troppo ripidamente, in direzione SW stando possibilmente sul percorso del sentiero estivo finché non si incontra un sentiero decisamente più largo che con ampie svolte passando in prossimità di alcuni paravalanghe raggiunge Bristenstafeli m 1519. Il terreno qui è privo di alberi ed è visibile una buona parte dell’itinerario a seguire. Si continua a monte dell’alpeggio in direzione SE-S per un dosso molto ripido parzialmente boscoso, ma piuttosto sicuro (meglio con innevamento abbondante) in direzione di Blacki che si lascia abbondantemente a sinistra per risalire gli ampi e ripidi pendii ad W di Alt Stafel (qui si può forse convenientemente arrivare passando per Zigerblatz, sfruttando quindi i pendii ad W del dosso su cui è tracciato il sentiero estivo per Blacki). Giunti sul pianeggiante spalto che annuncia la vicinanza della conca lacustre del Bristen (Bristensee m 2097) evitare di raggiungerlo e puntare decisamente a S verso il pendio N del Bristen che si presenta nel suo tratto superiore come un ampio e ripido vallone. L’itinerario è evidente, ad un primo balzo di pendenza media ne segue un secondo (il vallone vero e proprio) che diventa sempre più ripido alzandosi di quota. A circa m 2650-2700 conviene procedere a piedi su terreno con inclinazione a tratti oltre i 45° che, a seconda dell’innevamento, può essere più o meno cosparso di rocce. Puntare verso la cresta NE della nostra cima, cresta che si raggiunge a circa 2800 m di quota o poco più. Seguirne ora costantemente il filo articolato e a tratti molto aereo, bellissima con qualche passaggio esposto, ma sempre molto logica, che alterna tratti ripidi oltre i 40° a tratti pianeggianti, sino al punto culminante.
Discesa
per l’itinerario di salita.
Itinerario assai ripido che richiede eccellenti condizioni di innevamento per poter percorrere in sicurezza anche il notevole tratto alpinistico. Fattibile talvolta già da gennaio, ritengo però che la stagione primaverile offra maggiori vantaggi.

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