
Pizzo Meda - Versante SW - da Fusio
Details
Salita
In caso di scarso innevamento seguire la strada per il lago di Sambuco, poco dopo una cappelletta si dirama verso destra una stradina che con una serie di curve e tornanti permette di raggiungere agevolmente la piana di Fontanalba (1630m ca.). Ancora lungo la stradina in direzione sudest fino a Colla (1703m). Da qui guardando verso nordest è visibile la parte sommitale del P. Meda. Ora si prosegue verso nordest tagliando il pendio a mezzacosta alti sul torrente, senza prendere molta quota, sino ad un ponticello che consente di attraversare il torrente stesso. Ancora lungo il tracciato della stradina fino ad uscire, dopo aver nuovamente attraversato il torrente, in una conca vastissima e selvaggia. Si continua in direzione nordest stando sulla destra idrografica del torrente, si supera una piccola barra rocciosa sul ripido pendio di sinistra (direzione di marcia) e si giunge sul pianeggiante bacino dell’Alpe Pianascio (2000m di quota). Verso NE si spalanca un ampio vallone alla cui sommità si apre il passo di Campolungo a SE del quale svetta il Pizzo del Prevat. Il nostro itinerario piega decisamente verso N per superare un ripido salto che immette in un valloncello confinato dalla dorsale sud del Madone e sudovest del P. Meda. Si procede lungo questo valloncello appoggiando a sinistra salendo. Un ripido gradino di circa 25m di dislivello costringe a levare gli sci per pochissimi metri. Poi ancora verso NE per risalire (secondo lo stato di innevamento) un’ampia e ripida dorsale che prende origine dalla cresta S della nostra cima a pochi metri dal culmine scendendo verso SW. L’ampia cupola della cima si guadagna sci ai piedi con facilità.
Discesa
è preferibile scendere lungo la cresta sud sino ad una bocchetta quotata m. 2581 sotto cui si apre (SW) uno splendido e ripido vallone che si stringe a metà diventando leggermente più inclinato( 30°- 35° ) per sbucare sull’itinerario di salita a quota 2300 ca. Si prosegue sull’itinerario di salita fino all’alpe Pianascio. Il saltino successivo si può superare sfruttando uno stretto e ripido canalino più a sinistra (scendendo) del tracciato di salita. Poi sino a Fusio ripercorrendo l’itinerario di salita sfruttando sotto Fontanalba, se possibile, i pendii ad E della stradina.
- Tecnicamente discesa non difficile, tratti di S3 sostenuti con qualche breve passaggio di S4. Molta cura invece bisogna avere nello scegliere il momento giusto causa il grande rischio di valanghe a cui è esposto il tracciato a partire da Colla.

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