
Dosso Bello - per lo spallone meridionale
Dal tornante si sale per cresta in un bosco rado in direzione NW a un primo gruppo di cascine poste su una bellissima balconata (PràNaro 919-1012 m) in terreno aperto, e successivamente, con pari direzione, si giunge alle baite di Sortaiolo 1119 m. Da queste, senza direzione obbligata, seguendo il sentiero estivo si sale per terreno ora più ripido in direzione di un dosso quotato m 1360. Giunti a una fontana si lascia a sinistra la cima del dosso e traversando in piano in direzione N, si arriva alle baite di Piaghedo 1348 m. Poco sopra è ben visibile il Monte Piaghedo (grosso ometto in sassi) che si aggira sulla sinistra e piegando leggermente a destra, si sale a una prima quota di m 1689. Salendo sino in cima ad essa o traversando poco sotto (porre attenzione) si scende alla sella posta 30 m più in basso. Qui la pendenza dello spallone comincia a farsi più sostenuta e si sale zig zagando in direzione N, superando la quota 1979 (nominata Dosso Bello su CNS), sino alla vetta-cresta sciistica (ultimi 200 m S4) posta a quota m 2221. Discesa per lo stesso itinerario andando a cercare a sinistra e destra dello spallone le condizioni migliori per scendere.
Dislivello interessante, gita non breve. La “vetta” del Dosso Bello è semplicemente il punto più elevato dello stesso dosso. La cresta prosegue poi decisamente più rocciosa alla quota 2245, anticima occidentale del Monte Duria, talvolta chiamata “Motto Rotondo”.
facilità di individuazione (spalloni in campo aperto) esposto, a tratti, in caso di scivolate.
inizialmente SE e da Piaghedo S

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