Aouille Tseuque - Via normale italiana - Aouille Tseuque - Valais W - Pennine Alps W - Switzerland
Aouille Tseuque - Via normale italiana

Aouille Tseuque - Via normale italiana

Aouille Tseuque - Valais W - Pennine Alps W - Switzerland

Information
Min / max altitude1710m / 3554m
Duration1 day
Main facingE
Route typereturn_same_way
Source

Dalla frazione di “Chamen” 1710m, seguire la strada poderale che sale lungo la “Comba di Grand Chamen”. Eventualmente è possibile salire con un 4X4 guadagnando 500m fino alle baite di “La Grotta” 2211m. Seguire il sentiero n.6 che sale verso il “bivacco della Sassa”. Superata la bastionata rocciosa sul lato sud dell’Aouille Tseuque, abbandonare il sentiero per dirigersi nella ripida valletta che porta al Colle Otemma. Per abbandonare il sentiero, prendere come punto di riferimento i ruderi di una vecchia baita diroccata.

Salire su ripidi pendii sassosi alquanto instabili privi di segnaletica. E’ difficile sbagliare l’orientamento comunque; la valletta è chiusa ad anfiteatro da possenti muraglioni. Sfruttando le eventuali lingue di neve presenti si arriva al plateau nevoso che termina contro una parete rocciosa a prima vista ivalicabilealla alla base del Colle Otemma. Il canale di accesso al colle è visibile solo una volta sotto di esso. Esso parte sulla parte destra (per chi guarda) della parete rocciosa; ed è riconoscibile dal più alto conoide di valanga. Salire il canale con passaggi di 1° e 2°. La roccia è alquanto sporca e perennemente bagnata da rivoli d’acqua provenienti dall’alto. All’uscita del canale, un pendio ri rocce instabili porta al Colle Otemma 3209m segnalato da un bastone.

Dal colle, scendere pochi metri sul ghiacciaio dell’Aiguillette, piatto e senza buchi. Contornare lo sperone est dell’Aouille Tseuque, e quindi puntare allo scivolo nevoso che scende dalla vetta. Il pendio lungo 150m e con una pendenza di 40° va affrontato con cautela, sopratutto a stagione avanzata, quando il ghiaccio secco affiora in alcuni punti. Lungo la salita, tenersi sul margine destro (per chi sale) che è più corto e dove la pendenza è leggermente minore. Il pendio porta ad una sorta di schiena d’asino che con pendenza crescente porta alla vetta.

Lungo il ritorno seguire lo stesso itinerario. Fare attenzione nel canale sotto il colle. Non ci sono ancoraggi per doppie eccetto un cordino marcio più o meno a metà. Nelle ore più calde pomeridiane, il canale è bagnato da una doccia perenne proveniente dal colle (prestare molta attenzione!).

E’ possibile dividere la salita in due giorni, pernottando al caratteristico bivacco della Sengla 3199m, situato a mezz’ora dal colle Otemma.

Itinerario selvaggissimo! Molto lungo e ripetuto assai raramente d’estate, non ha ne segnaletica ne ometti di pietra. Il segnale telefonico scompare poche centinaia di metri sopra il parcheggio, per non comparire mai lungo il percorso. La maggior parte della salita si svolge su terreno franoso ed insatabile. La vetta che viene salita comunemente in primavera con gli sci dalla Svizzera; durante l’estate rimane alquanto isolata.

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