Rifugio Santa Rita - in mountainbike da Premana - Rifugio Santa Rita - Italy
Rifugio Santa Rita - in mountainbike da Premana

Rifugio Santa Rita - in mountainbike da Premana

Rifugio Santa Rita - Bergamo Alps - Italy

Information
Length30531m
Min / max altitude760m / 1986m
Duration1 day
Route typetraverse
Source

Parcheggiare l’auto nei pressi della zona artgianale di Premana(764m), località Gabbio, che si raggiunge abbandonando la strada poco prima dell’evidente ponte. Inforcata la bici ritornare sui propri passi e risalire la strada fatta prima:dopo ca. un paio di km imboccare sulla sinistra l’asfaltata che con pendenza regolare e mai eccessiva porta sino all’Alpe di Paglio. Nei pressi del parcheggio prendere una strada sterrata, poi lastricata (ostica in alcuni tratti causa fondo irregolare) che in breve conduce sino ai Piani delle Betulle,1484m.

Portarsi a monte dopo il rif. Baitok e quasi alla base della ripida pista da sci e infilare sulla destra una carrareccia che in piano prima e in leggera discesa dopo porta sino all’Alpe Ortighera. Superati due ripidi tornanti, comincia il lungo traverso in salita sempre sul versante SW della montagna sino ad arrivare al “Larice Bruciato”,1707m dove vi è una cappelletta (da qui se si vuole in breve con bici a spinta ma poi in discesa in sella lungo l’erbosa cresta NW della Cima di Olino,1768m).

Passati sull’altro versante si continua in leggera discesa e sempre in diagonale: una volta raggiunta la Bocchetta di Olino,1640m, si ricomincia a salire dapprima senza difficoltà, per poi comunque scendere nei pressi di una presa dell’acqua.Con ca 10’ di bici in spalla si giunge poi alla Bocchetta di Agoredo,1825m :in sella effettuare un bel diagonale lungo un pendio erboso, alla cui fine occorre ancora caricarsi la bici in spalla per ancora pochi minuti.

In seguito si segue il sentiero senza possibilità di errore, rimanendo quasi sempre in sella (la traccia è stretta e un pò incavata quindi occorre prestare attenzione a non far tocacre i pedali sui fianchi), ignorando tutte le deviazioni a destra e/o a sinistra, passando per una piccola pozza (“Laghitt”,1930m) e avendo come riferimento la dorsale prevalentemente erbosa e lo splendido fondovalle della Val Biandino chiusa dal Pizzo di Tre Signori. Ad un certo punto la salita si fa solo con la bici a spinta e il rifugio viene rggiunto preferibilmente per la variante bassa, prendendo nei pressi di cartelli segnaleteci il sentiero di sinistra che scende per poco sull’altro versante per poi risalire e raggiungere la meta dal versante N.

Discesa:dal retro del rifugio imboccare la mulattiera , per il primo tratto ripidissima e molto dissestata che conduce sul fondo della Val Varrone.La stessa poi continua sempre più immersa in bei boschi e un pò meno pendente sino a diventare molto più scorrevola: passati per la splendida Alpe Casarsa si continua con qualche breve salitella sino a ritornare al punto di partenza.

Non farsi ingannare dal dislivello e sviluppo non eccessivi: il giro è abbastanza faticoso, con parecchi saliscendi e strappetti. Per BC; fattibile anche con front.

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