
Cima della Rosetta - Giro delle "Alpi" in mountainbike
Details
Lasciata l’auto lungo la SP che conduce in Valgerola (pochissime possiblità di parcheggio), inforcare la bike e prendere la stradina asfaltata (la prima che si incontra dopo il primo tornante salendo da Morbegno)chiusa al traffico che conduce a Piantina. Tralasciando altre indicazioni, proseguire sino a che la stessa diventa sterrata e finisce nei pressi della località Bagni dell’Orso,m 1207.
Ora per acciotolata molto ripida all’inizio poi più agevole si esce in campo aperto sino ad arrivare all’alpe Tagliata, caratterizzata da una croce con bella vista sul fondovalle. 100 m prima di questa croce nei pressi di un tornante (m 1491 ca) occorre prendere sulla sinistra un accenno di strada rivestita di erba, in leggera discesa e che dopo poco nei pressi di un ruscello diventa sentiero a tratti non pedalabile. Lo stesso sfocia poi in una strada forestale di recente costruzione che in diagonale passando per le Alpi Tagliate di Mezzo e di Sotto porta sino a Rif.Corte,1155m
Ora lungo l’asfaltata ( o per sentiero che parte proprio davanti al rifugio) si perde di quota e dopo breve salitella si incontra e si prende la deviazione per il bar Bianco, che si raggiunge con ultimo tratto sterrato (m.1506, Alpe Culino?).
A S del rifugio continuare lungo stretta sterrata dapprima ostica da fare in sella, poi più agevole. Passando per la Baita del Prato -1715 m- continuare puntando una ben evidente stalla per le mucche: passarla con diagonale in direzione W, andare oltre una fontana e fino ai margini del prato nei pressi di alcuni massi e di cartelli segnaletici posti sulla dorsale che scende dalla Rosetta (per chi ne avesse ancora, …, 1750m ca):fine della salita.
Imboccare ora un bel sentiero quasi tutto ben pedalabile che si inoltra nel tetro versante NW: nei pressi di un bivio stare a destra, scendere gradualmente sino ad entrare in una bella radura. Abbassarsi ancora un pò (la traccia sparisce) e attraversare un ruscello nei pressi di una baita:appena a monte di questa risalire per una dorsale poco prununciata sino a che non si entra in un’ altra radura posta a valle di un ‘altra baita. Con un minimo di ricerca (e visto che la dorsale del M.Olano come punto di riferimento è ben visibile) si riesce a riprendere il sentiero che in breve e con divertimento conduce sino ai solatii e ampi dossi dell’Alpe Olano e del M. Olano (1702m).
In campo aperto passando per pascoli e un paio di fontane si imbocca l’evidente sentiero (per brevissimi tratti molto tecnico e sconnesso) che passando poi nei pressi delle Alpi Tagliate di Sopra e di Mezzo conduce di nuovo al Rif. Corte.
Da qui come fatto poche ore prima, sino al fondovalle e al punto di partenza. (vi è la possibilità di evitare le strade asfaltate , ma trovare i sentieri ghiusti diventa un altra impresa!!)
Starda ben tenute;alcuni tratti troppo ripidi e sconnessi per essere pedalati. Sentieri in buone condizioni anche se in un paio di punti …si perdono..ma ritrovarli non è difficle.
Avevo in mente vari nomi per l’itinerario, poi mi è venuto in mente questo, azzeccato viste le numerose “Alpi” visitate!!

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