Classico giro ad anello vario e panoramico, di buon impegno, con la particolarità della salita del mitico Muro di Sormano

## MTB

### Partenza
Partenza da Asso stazione o dal bivio Sormano-Magreglio, ma è possibile anche iniziare dal Parco Monte San Primo.

### Salita
Parcheggio ad Asso vicino alla stazione si entra nel centro di Asso, poi sempre su strada aperta al traffico verso Sormano fino al bivio a sinistra per il Muro, contrassegnato dall'evidente scritta Muro di Sormano su pannello di Legno.  
Salire per il muro (chiuso alle auto, pendenza fino al 27%), si arriva alla Colma di Sormano, m 1124.  
Pochi metri sotto il Ristorante La Colma si prende la strada sterrata in direzione NE, si arriva comodamente alla Bocchetta di Spèssola.  
Dalla Bocchetta di Spessola si prosegue per faticosa carrareccia in direzione NW fino ad arrivare alla panoramica sella presso l'Alpe Terrabiotta, che adduce al versante N del monte.  
In direzione W per ampia mulattiera erbosa lungo il versante meridionale del monte si percorre la dorsale a raggiungere, con gli ultimi 100m più impervi, la vetta del Monte San Primo, caratterizzata dalle costruzioni ospitanti un ponte radio dei Vigili del Fuoco e con a infisso a terra un punto trigonometrico dell'IGM.

### Discesa
Possibile dalla traccia di salita o per tutta la cresta (più spettacolare ma qui troviamo all'inizio dei tratti OC) fino alla sella, poi discesa sul versante N verso l'Alpe Terrabiotta e la dorsale del Mont Ponciv, single track impegnativo fino a Parco Monte San Primo.  
Da qui discesa su asfalto fino a Madonna del Ghisallo. Attraversata la provinciale Valassina, si sale verso la Madonnina di Barni, su sterrato pedalabile, per poi scendere sempre su sterrato a Barni.  
Si riprende la Valassina e si ritorna al punto di partenza.

### Variante
Da Parco Monte San Primo prendere il sentiero 2 che in diagonale porta sino alla capanna Mara e a Pian Rancio. Da qui per strada sterrata che diventa in breve sentiero con passerelle sino ad arrivare alle sorgenti del Lambro; continuare stando dapprima sulla destra ororgrafica e poi seguire fedelmente il sentiero - nel frattempo diventato più marcato- sino a Magreglio lungo la Provinciale.  
Portarsi sull'altro lato della valle e imboccare una sterrata con segnaletica Conca di Crezzo/Madonnina; la stessa diventa sentiero e negli ultimi 3/400 metri si ricongiunge alla carrozzabile. Nei pressi di un bivio non seguire verso la "Madonnina" ma prendere a sinistra su sterrata, ma per pochi metri: ora di nuovo a sinistra per bel sentiero sino a Crezzo.  
Nai pressi di una serie di cartelli scendere sul fondo della conca e presso altri cartelli imboccare, brevemente a spinta, un sentiero in salita in direzione Maisano/Valbrona. Risaliti in sella si percorre un bel sentiero che porta sino all'Alpe Monte e quindi per ripida mulattiera a Maisano/Valbrona. Quindi ritorno al punto di partenza.

### Info
Lunghezza: 35-40km  
D+ 1300-1400m  
Difficoltà: BC  
Ciclabilità: 90%

<p>Classico giro ad anello vario e panoramico, di buon impegno, con la particolarità della salita del mitico Muro di Sormano</p> <h2>MTB</h2> <h2>Partenza</h2> <p>Partenza da Asso stazione o dal bivio Sormano-Magreglio, ma è possibile anche iniziare dal Parco Monte San Primo.</p> <h2>Salita</h2> <p>Parcheggio ad Asso vicino alla stazione si entra nel centro di Asso, poi sempre su strada aperta al traffico verso Sormano fino al bivio a sinistra per il Muro, contrassegnato dall&#8217;evidente scritta Muro di Sormano su pannello di Legno. Salire per il muro (chiuso alle auto, pendenza fino al 27%), si arriva alla Colma di Sormano, m 1124. Pochi metri sotto il Ristorante La Colma si prende la strada sterrata in direzione NE, si arriva comodamente alla Bocchetta di Spèssola. Dalla Bocchetta di Spessola si prosegue per faticosa carrareccia in direzione NW fino ad arrivare alla panoramica sella presso l&#8217;Alpe Terrabiotta, che adduce al versante N del monte. In direzione W per ampia mulattiera erbosa lungo il versante meridionale del monte si percorre la dorsale a raggiungere, con gli ultimi 100m più impervi, la vetta del Monte San Primo, caratterizzata dalle costruzioni ospitanti un ponte radio dei Vigili del Fuoco e con a infisso a terra un punto trigonometrico dell&#8217;IGM.</p> <h2>Discesa</h2> <p>Possibile dalla traccia di salita o per tutta la cresta (più spettacolare ma qui troviamo all&#8217;inizio dei tratti OC) fino alla sella, poi discesa sul versante N verso l&#8217;Alpe Terrabiotta e la dorsale del Mont Ponciv, single track impegnativo fino a Parco Monte San Primo. Da qui discesa su asfalto fino a Madonna del Ghisallo. Attraversata la provinciale Valassina, si sale verso la Madonnina di Barni, su sterrato pedalabile, per poi scendere sempre su sterrato a Barni. Si riprende la Valassina e si ritorna al punto di partenza.</p> <h3>Variante</h3> <p>Da Parco Monte San Primo prendere il sentiero 2 che in diagonale porta sino alla capanna Mara e a Pian Rancio. Da qui per strada sterrata che diventa in breve sentiero con passerelle sino ad arrivare alle sorgenti del Lambro; continuare stando dapprima sulla destra ororgrafica e poi seguire fedelmente il sentiero - nel frattempo diventato più marcato- sino a Magreglio lungo la Provinciale. Portarsi sull&#8217;altro lato della valle e imboccare una sterrata con segnaletica Conca di Crezzo/Madonnina;la stessa diventa sentiero e negli ultimi 3/400 metri si ricongiunge alla carrozzabile. Nei pressi di un bivio non seguire verso la &#8220;Madonnina&#8221; ma prendere a sinistra su sterrata , ma per pochi metri: ora di nuovo a sinistra per bel sentiero sino a Crezzo. Nai pressi di una serie di cartelli scendere sul fondo della conca e presso altri cartelli imboccare ,brevemente a spinta, un sentiero in salita in direzione Maisano/Valbrona. Risaliti in sella si percorre un bel sentiero che porta sino all&#8217;Alpe Monte e quindi per ripida mulattiera a Maisano/Valbrona. Quindi ritorno al punto di partenza.</p> <h2>Info</h2> <p>Lunghezza: 35-40km D+ 1300-1400m Difficoltà: BC Ciclabilità: 90%</p>

Monte San Primo

da Asso per il Muro di Sormano

Camptocamp

camptocamp

<h2>Salita</h2> <h3>Per il Monte Ponciv</h3> <p>Dal parcheggio presso gli impianti di risalita a Parco Monte San Primo, si risale E il pendio a fianco dello skilift del Monte Forcella, si raggiunge la dorsale e si continua al Monte Ponciv 1456m. Piegando a W si percorre integralmente la cresta passando per il vecchio impianto Terrabiotta e con alcuni saliscendi (q 1536m e Cima del Costone 1616m) si raggiunge la vetta, contraddistinta da una croce e da una stazione ponte-radio.</p> <h3>Per l&#8217;alpe Terrabiotta</h3> <p>Dal parcheggio salire all&#8217;ampia conca dello skilift baby, oltrepassarne la stazione a monte e attaccare quindi il pendio N dell&#8217;alpe Terrabiotta, con itinerario agevolato da una mulattiera. risalirlo fino al culmine raggiungendo la stazione superiore del dismesso skilift Terrabiotta 1467m.</p> <h2>Discesa</h2> <p>lungo l&#8217;itinerario di salita, con la possibilità di scendere più direttamente il pendio N dai ruderi del vecchio arrivo dello skilift Terrabiotta, sciando su quella che un tempo era l&#8217;omonima pista.</p>

Monte San Primo - Versante N

<p>Dal parcheggio del Fuin, per boschetto prima e poi in cresta si arriva in vetta.</p> <p>Dal ristorante Fuin, dirigersi verso W nel prato sotto il campo solare e poi piegare a NW per guadagnare la cresta nel boschetto di betulle. Aggirare la recinzione della villa gialla a quota circa 1060&#160;m tenendosi sul suo lato E. Passata la proprietà recintata, seguire la costa che sale al Monte Lot, prima per stradina e succesivamente nel boschetto. Guadangata la spalla a 1337&#160;m, per evidente cresta si arriva in vetta al San Primo.</p> <p>Il boschetto è abbastanza fitto, sia la salita che la discesa sono fattibili, ma va fatta attenzione. Per arrivare in vetta, stare sul lato destro (versante E) della cresta: è meno ripido e senza sassi.</p>

Monte San Primo - Versante S per la cresta del Monte Lot

User

<p>Dal Pian del Piano per la cresta S-W via diretta alla vetta.</p> <p><strong>ACCESSO</strong> In fondo al Piano del Tivano, arrivando dalla Colma di fronte alla piazzola dell&#8217;elicottero, prendere via Battista-Longoni (cartello dei sentieri a bordo strada). Proseguire per circa 700m fino al primo tornante, parcheggiare lì perché c&#8217;è un divieto escluso per chi va agli agriturismi. Proseguire a piedi sulla strada per circa 1,5Km, passare l&#8217;agriturismo &#8220;Mount De Volt&#8221; e poco dopo prendere il sentiero che porta per la cresta S-W in vetta al San Primo (cartello dei sentieri). <strong>SALITA</strong> La prima parte del sentiero si arrampica nel boschetto fino alla quota 1248m (Monti di là), poi più dolce sale fino al limitare della vegetazione. Fuori dagli alberi, per evidente cresta erbosa, si arriva dritti dritti in vetta senza difficoltà, su pendenze costanti intorno ai 25-35°. <strong>DISCESA</strong> Per lo stesso itinerario di salita.</p> <p>Via diretta e poco frequentata, lontana dalla folla del Terrabiotta o dalla Colma :smile:</p>

Monte San Primo - San Primo per la dorsale S-W

### Salita

Dal ristorante Genzianella, poco prima del parcheggio degli impianti di risalita, proseguire lungo la strada, seguendo le indicazioni per il Monte San Primo e il Rifugio Martina, posto su un eccezionale balcone sul ramo di Como del Lago. Le paline del sentiero danno 1 ora e 20 dal parcheggio per la salita. La strada in cemento porta fino al rifugio, costeggiando qualche chalet privato. Proseguire dietro al rifugio, per ripido sentiero, salendo il costone boschivo che porta a pochi metri dalla croce del Monte San Primo.

### Discesa

Giunti in vetta è consigliabile scendere per la via dal Monte Ponciv, completando così un anello che esalta le qualità panoramiche di questa montagna. Con gli sci mantenersi a destra orografica rispetto alla traccia di salita, scendendo in un vallone con un po' di piante rade fino a spuntare sulla strada vicino al vecchio albergo.

Giro molto panoramico, che consente di apprezzare, oltre alle cime del Lago di Como, le Alpi Occidentali dal Monviso al Rosa spaziando fino all'Oberland e alla Valtellina. In inverno fare attenzione alla possibilità di trovare ghiaccio, essendo l'itinerario spesso in ombra. Allo stesso tempo nelle altre stagioni evitare nei giorni dopo le piogge per la presenza di fango.

<p><strong>Salita</strong> Dal ristorante Genzianella, poco prima del parcheggio degli impianti di risalita, proseguire lungo la strada, seguendo le indicazioni per il Monte San Primo e il Rifugio Martina, posto su un eccezionale balcone sul ramo di Como del Lago. Le paline del sentiero danno 1 ora e 20 dal parcheggio per la salita. La strada in cemento porta fino al rifugio, costeggiando qualche chalet privato. Proseguire dietro al rifugio, per ripido sentiero, salendo il costone boschivo che porta a pochi metri dalla croce del Monte San Primo.</p> <p><strong>Discesa</strong> Giunti in vetta è consigliabile scendere per la via dal Monte Ponciv], completando così un anello che esalta le qualità panoramiche di questa montagna. Con gli sci mantenersi a destra orografica rispetto alla traccia di salita, scendendo in un vallone con un po&#8217; di piante rade fino a spuntare sulla strada vicino al vecchio albergo</p> <p>Giro molto panoramico, che consente di apprezzare, oltre alle cime del Lago di Como, le Alpi Occidentali dal Monviso al Rosa spaziando fino all&#8217;Oberland e alla Valtellina. In Inverno fare attenzione alla possibilità di trovare ghiaccio, essendo l&#8217;itinerario spesso in ombra. Allo stesso tempo nelle altre stagioni evitare nei giorni dopo le piogge per la presenza di fango.</p>

Monte San Primo - dal Rifugio Martina

<p>Somptueuse traversée de crêtes à cheval entre les 2 branches S du lac de Come.</p> <h2>Jour 1</h2> <p>De la gare de Come (200&#160;m, 45min de train de Lugano, 1 ou 2 trains par heure) traverser la ville et monter par la &#8220;mulattiera&#8221; à Brunata (700&#160;m). Possibilité aussi de prendre le funiculaire, 1h20 d&#8217;économie de temps. Suivre ensuite le balisage pour Santa Rita puis le refuge CAO où démarre véritablement le sentier. Celui-ci ondule alors en enchaînant les sommets entre 1100&#160;m et 1300&#160;m (Pizzo Tre Termini, Monte Astele, Boletto, Bolettone, Pizzo del Asino&#8230;) jusqu&#8217;à la Bocchetta di Palanzo, de là se diriger à gauche par une semi-piste pour gagner le refuge Riella (1280&#160;m, gardé toute l&#8217;année, en basse saison seulement le mercredi et le week-end). 16.7&#160;km / +1600&#160;m / -520&#160;m / 5h à 6h de marche, sachant que le balisage offre régulièrement le choix de rester sur la crête ou de contourner le sommet.</p> <h2>Jour 2</h2> <p>Du refuge Riella, monter par la voie directe au sommet panoramique du monte Palanzone (1436&#160;m) où l&#8217;on retrouve le chemin de crête. Suivre alors le balisage pour le San Primo (1686&#160;m, point culminant du massif) en ondulant d&#8217;un sommet à l&#8217;autre, croiser au passage le col routier de la Colma di Sormano d&#8217;où il est possible de quitter la traversée en stop ou taxi&#8230;Du San Primo, le sentier descend très raide sur le refuge Martina (proche du parking et donc hyper-fréquenté) puis ondule jusqu&#8217;au Nuvolone (1080&#160;m) avant de descendre franchement sur le hameau de Brogno (580&#160;m). L&#8217;itinéraire combine alors pistes, petites routes et sentiers jusqu&#8217;au bord du lac, l&#8217;entrée de Bellagio n&#8217;est alors plus qu&#8217;à 2&#160;km 23.5&#160;km / +1200&#160;m / -2280&#160;m / 6h30 à 8h de marche.</p> <p>Retour sur Come en bus ou bateau. Pour la Suisse, le plus simple est de prendre le bateau pour Menaggio (30min, 5€) puis le bus pour la gare de Lugano (1h, 1 trajet toutes les 3h environ).</p> <ul> <li>Faisable à la journée en mode trail, mais il faut alors être venu la veille à Come et ne pas trainer pour attraper un bus/bateau suffisamment tôt à Bellagio si on souhaite encore rentrer chez soi le soir&#8230;</li> </ul>

Monte San Primo - traversée de Come à Bellagio par le Triangolo Lariano

<p>La partenza è sul lungolago di Bellagio 221m. Si percorre il lungolago in direzione del centro storico di Bellagio e attraverso la salita Serbelloni ci si porta nella parte alta del paese, si prosegue sulla strada provinciale per 300m e si imbocca la scalinata che porta fino ad Aureggio, si prosegue scendendo fino in località Taronico e, all’altezza del vialone antistante Villa Giulia, si imbocca la scalinata che porta a Suira (siamo a 2,0&#160;km), si torna di nuovo su asfalto e, dopo 500m in località Mulini del Perlo, si scende un tratto e superato il ponte dopo 200m sulla sinistra si imbocca la mulattiera (Itinerario n.1) che diventa strada sterrata da località Begola fino in località Brogno 550m. Comincia il sentiero n.39 , che salendo nel bosco in 2,5km porta al Belvedere Nuvolone (980m). Si prosegue per un breve tratto per poi riscendere a 870m, nella breve discesa c’è un tratto tecnico su roccette calcaree, alla fine del tratto si prosegue per 500m e si giunge in località Roccolo. Da questo punto si sale sempre attraverso sentiero nel bosco e in 3km si arriva al rifugio Martina (1200m). Comincia da qui il tratto di salita più duro, che porta in vetta al Monte S.Primo (1680m). Siamo a circa 12&#160;km di percorso. Si scende dalla vetta per circa 80m su sentiero tecnico ghiaioso, quindi un saliscendi panoramico di 2km sulla cresta in sentiero su pascolo porterà all’Alpe di Spessola. Dall’Alpe di Spessola, superato il laghetto, si risale verso la sinistra fino al Monte Ponciv. Scendendo dal sentiero su pascolo nella vecchia pista da sci del costone, all’altezza della bocchetta del Monte Forcella ci si immette nuovamente nel bosco seguendo l’itinerario n.2. Si percorre il sentiero fino all’Alpe Vecchia per proseguire fino a Prà Filippo. In località Sasso Piatto siamo nella valle del Perlo, attraversato il torrente Perlo lo si risale per 100m poi seguendo la strada sterrata per circa 300m si imbocca sulla sx la strada in cemento che riporta a Paùm. In cima a questo tratto di strada in cemento ci si rimmette sul sentiero n.39 (cartello poco visibile) e si ritorna in località Roccolo, dove il sentiero in discesa ci conduce a Loppia, quindi nel parco dei giardini di Villa Melzi e al lungolago di Bellagio.</p>

Monte San Primo - Bellagio skyrace

<h2>Salita alla Bocchetta di Spèssola</h2> <h3>Da Pian del Tivano per l&#8217;Alpetto di Torno</h3> <p>Dal Piano seguendo la provinciale per la Colma, quindi si devia su carrabile a sinistra nella Valle di Torno (ampio parcheggio a destra della provinciale, di fronte Agriturismo Binda), a raggiungere un allevamento di cavalli prima e successivamente l&#8217;Alpetto di Torno (Rifugio) 1130m indicazioni. Si oltrepassa l&#8217;Alpe Grossa di Torno e si raggiunge la Bocchetta di Spèssola, congiungendosi con la carrareccia proveniente dalla Colma (Dorsale Lariana, Sentiero n°1).</p> <h3>Dalla Colma del Piano</h3> <p>Presso la Colma, adiacente all&#8217;omonimo ristorante, si inoltra in piano verso N una ampia carrareccia segnalata (Dorsale Lariana, Sentiero n°1) che porta comodamente alla Bocchetta di Spèssola.</p> <h2>Salita al San Primo</h2> <p>Dalla Bocchetta di Spessola si prosegue per carrareccia in direzione NW fino ad arrivare alla panoramica sella presso l&#8217;Alpe Terrabiotta, che adduce al versante N del monte. In direzione W, per sentiero in cresta (a piedi) o per ampia mulattiera erbosa (a piedi o in MTB) lungo il versante meridionale del monte, si percorre la dorsale a raggiungere, con gli ultimi 100m più impervi, la vetta del Monte San Primo, caratterizzata dalle costruzioni ospitanti un ponte radio dei Vigili del Fuoco e con infisso a terra un punto trigonometrico dell&#8217;IGM.</p>

Monte San Primo - Versante S - per l'Alpe Spessola

<p>Percorrendo la strada provinciale per il Ghisallo (SP41) poco dopo la deviazione Barni proseguire ancora per ca 500&#160;m sino a che sulla destra non vi è uno spiazzo dove parcheggiare. Attraversare la strada e nei pressi di una colonnina segnaletica gasdotto e imboccare una ripidissima e dissestata carrareccia che in breve diventa un bel sentiero ma sempre molto ripido. Passata una baita con fontana si prosegue sempre immersi in folto bosco; si passa oltre un piccolo pulpito erboso con splendida vista e ora in diagonale si risale fino a raggiungere l&#8217;Alpe Spessola 1237m. Ora per la classica salita lungo la strada oppure per il sentiero che si sviluppa in cresta sino alla cima.</p>

Monte San Primo - da Barni per L'Alpe Spessola

<p>Dal parcheggio seguire la passeggiata pedonale fino ad un ponticello ove inizia la salita del muro di Sormano. Seguirlo interamente fino ad arrivare all&#8217;omonima Colma. Attraversare la strada, e nei pressi dell&#8217;osservatorio astronomico, rimettere gli sci e seguire la dorsale fino all&#8217;arrivo dell&#8217;impianto di risalita abbandanato che sale dal PIANO DEL TIVANO. Scendere dalla vecchia pista di sci fino a giungere ad un agriturismo. Da qui seguire la stradina che conduce nella VALLE DI TORNO. Da qui sono ben visibili le varie dorsali che scendono dalla cresta che collega il MONTE PONCIV al MONTE SAN PRIMO. É possibile salirvi da tutte con più o meno problemi a causa del bosco fitto nella parte bassa. Probabilmente quella più consigliabile è quella che si prende percorrendo per qualche Km la stradina fino ad arrivare nei pressi di una fattoria. Iniziare la salita alla dorsale passando sotto un pilone dell&#8217;alta tensione. Raggiunto il MONTE PONCIV, togliere le pelli e scendere a Parco Monte San Primo, direttamente sotto il tracciato dell&#8217;impianto di risalita oppure seguendo la dorsale posta sul versante opposto. Giunti a Parco Monte San Primo risalire per il medesimo itinerario di salita fino al MONTE PONCIV. Da qui percorrere integralmente la cresta da E a W, con alcuni saliscendi (punti 1536&#160;m e 1616&#160;m; quest&#8217; ultimo denominato CIMA DEL COSTONE) fino a raggiungere la cima, contraddistinta dalla croce e da una stazione ponte-radio. La discesa al PIANO DEL TIVANO può avvenire lungo una qualsiasi delle varie dorsali che partono dalla cresta che collega MONTE PONCIV e MONTE SAN PRIMO. Dal PIANO DEL TIVANO rientrare a SORMANO per l&#8217;itinerario percorso in salita.</p> <p><em>Variante soft: partenza da Pian del Tivano, poco oltre in direzione della colma ci si inoltra a sx nella valle (c&#8217;è una fattoria) e al termine della carrareccia ci si alza lungo i pendii fino a raggiungere la cresta e indi la vetta. Discesa al Parco Monte San Primo, risalita e discesa su Pian del Tivano. Dislivello 1300m.</em></p> <p>La difficoltà sta nel dislivello che si va accumulando coi numerosi saliscendi.</p> <p>relativante all&#8217;esposizione sud ed alle quote relativamente basse di partenza è un itinerario da prendere al volo dopo abbondanti nevicate.</p> <p>Appena fuori l&#8217;abitato di Sormano ignorare la deviazione per la Colma e seguire per qualche decina di metri la strada che conduce a Caglio fino ad un tornante, ove è possibile parcheggiare l&#8217;auto.</p>

Monte San Primo - traversata Sormano  -  Parco, con salita alla vetta

<h2>Salita</h2> <p>Dal Piano del Tivano salire verso il Fuin per poi inoltrarsi lungo uno stretto sentiero che sale il fondo della valletta ai piedi del versante S del MONTE SAN PRIMO. Dopo 15 minuti, al termine di una cinta, salire nel bosco sul versante destro fino a raggiungere il dorso che sale alla CIMA DEL COSTONE 1614m (attenzione al bosco fitto: poche centinaia di metri fino ad incontrare un sentiero). Salire il costone fino al sentiero evidente che porta alla vetta.</p> <h2>Discesa</h2> <p>direttamente dalla vetta sul costone S fino al limite del bosco. Seguire il dorso del costone facendo attenzione al sottobosco fitto. Si arriva al parcheggio dal versante sinistro della valletta percorsa in salita.</p> <ul> <li><p>La discesa dalla vetta fino al bosco è ripida (30-35°)ed esposta.</p></li> <li><p>Il sottobosco in salita ed in discesa può essere a tratti fitto.</p></li> <li><p>Itinerario poco interessante per l&#8217;escursionismo.</p></li> </ul>

per la dorsale del Costone

<p>Cima dominante del triangolo lariano, è la massima elevazione della catena montuosa che si alza dal lago a N di Nesso, e con andamento WE raggiunge la Valassina. Il versante S si affaccia su Pian del Tivano, mentre a N origina il torrente Perlo che scende verso Bellagio.</p> <h2>Parapendio</h2> <p>Uscite con discesa in parapendio dalla cima(/outings#w=39270&amp;act=paragliding)</p> <h3>Decollo</h3> <h4>Pendio sommitale</h4> <ul> <li><p>Orientamento&#160;: S,possibile anche con leggeri venti da SE e SW. Con venti meteo da altri quadranti esclusa qualsiasi possibilità di decollo in sicurezza.Assolutamente da evitare con vento da N.</p></li> <li><p>Pendenza &#160;: 10/15°</p></li> <li><p>Lunghezza&#160;: 100m</p></li> <li><p>Terreno &#160;: prato</p></li> <li><p>Expo/pericoli oggettivi&#160;: niente di particolare</p></li> <li><p>Difficoltà&#160;: 1</p></li> <li><p>Note :consigliabile evitare la partenza dalla cima causa erbacce ortiche. Vedasi sotto per decollo alternativo e molto più agevole.</p></li> </ul> <h3>Atterraggio</h3> <ul> <li><p>Orientamento&#160;: N-S</p></li> <li><p>Pendenza&#160;: 0</p></li> <li><p>Lunghezza: > 300m</p></li> <li><p>Suolo&#160;: prato</p></li> <li><p>Expo/pericoli oggettivi&#160;: linea elettrica ben visibile e comunque fuori dal circuito smaltimento.</p></li> <li><p>Difficoltà&#160;: 1</p></li> <li><p>Note&#160;: normalmente vento di valle da S verso N.</p></li> </ul> <h3>Volo</h3> <h4> </h4> <ul> <li><p>Efficienza&#160;: se si parte dalla cima calcolare bene l&#8217;efficienza perchè sino allo spartiacque su Barni vi è poco dislivello e molto sviluppo.Meglio partire-anche per avere un terreno senza erbacce e ortiche - da una sella posta lunga la cresta e dopo due anticime erbose, a circa 10/15 di cammino dalla cima seguendo il sentiero che percorre il crinale.</p></li> <li><p>Difficoltà&#160;: 1</p></li> </ul> <p>Descrizione itinerario di volo.</p> <h3>Pericoli</h3> <p>Pericoli oggettivi particolari&#160;: nessun rilevante pericolo;attenzione solo al passaggio tra i due versanti con possibili sottovento da termica.</p> <h3>Limitazioni e divieti di sorvolo</h3> <p>niente da segnalare.</p>