L’austera severità di questo versante di due importanti cime delle Giulie quali il Jôf Fuart ed il Montasio è indiscutibile, sebbene la gita sia forse la più semplice della zona non va sottovalutata.

### Accesso
Generalmente si parcheggia in inverno in vicinanza della Malga Saisera, 1004m (strada quasi sempre sgombra per la presenza della pista di fondo).

### Salita
Si segue la pista fino al ponte sul fiume dove fa un’inversione netta di direzione. Prima del ponte sui pendii di destra, con un po’ di attenzione, si vede il cartello della segnaletica estiva per il bivacco Mazzeni.  
Si segue il sentiero (n°616) in un bosco di faggi rado e ben sciabile, superato il primo grande alveo di un torrente proveniente dal Modeon del Montasio si lascia il sentiero per seguire l’ampio alveo del torrente che arriva dall’Alta Spragna, piuttosto sgombro da vegetazione. La direzione complessiva è S, ci si porta progressivamente verso i contrafforti NW del Jôf Fuart per entrare nelle gola che il torrente ha profondamente inciso sotto l’Alta di Spragna.  
Superata la gola si arriva sulla sospesa e suggestiva conca dell’Alta di Spragna (circa m 1550 di quota), i pendii sono sempre ben inclinati soprattutto a sinistra salendo. Il percorso ora è piuttosto intuitivo anche se la forcella non si vede, si prosegue verso S lasciando a sinistra il canale per la forcella di Mosè chiusa fra il Jôf Fuart e le Cime Castrein. Si punta alla Cima de la Puartate, ma appena si svela tutto il canale che porta alla Forcella Lavinal dell’Orso è meglio tenersi a sinistra (salendo) e puntare direttamente verso la piccola sella che si raggiunge per un ultimo ripido canalino piuttosto stretto.

### Discesa
Per l’itinerario di salita.

La profonda gola che permette l’accesso sciistico all’Alta di Spragna deve essere ben innevata perché sia più facile ed usufruibile; l’accesso al canale finale presenta dei forti rischi di distacco di valanga a lastroni, con tanta neve e nessun scaricamento già avvenuto meglio essere cauti. Conviene comunque stare più a sinistra col senno di chi ha visto il gradino che si è formato dopo il distacco di qualche giorno fa, alto, all’estrema sinistra orografica del pendio di accesso al canalino finale, più di 2 metri.

<p>L’austera severità di questo versante di due importanti cime delle Giulie quali il Jôf Fuart ed il Montasio è indiscutibile, sebbene la gita sia forse la più semplice della zona non va sottovalutata.</p> <h2>Accesso</h2> <p>Generalmente si parcheggia in inverno in vicinanza della Malga Saisera, 1004m (strada quasi sempre sgombra per la presenza della pista di fondo).</p> <h2>Salita</h2> <p>Si segue la pista fino al ponte sul fiume dove fa un’inversione netta di direzione. Prima del ponte sui pendii di destra, con un po’ di attenzione, si vede il cartello della segnaletica estiva per il bivacco Mazzeni. Si segue il sentiero(n°616) in un bosco di faggi rado e ben sciabile, superato il primo grande alveo di un torrente proveniente dal Modeon del Montasio si lascia il sentiero per seguire l’ampio alveo del torrente che arriva dall’Alta Spragna, piuttosto sgombro da vegetazione. La direzione complessiva è S, ci si porta progressivamente verso i contrafforti NW del Jôf Fuart per entrare nelle gola che il torrente ha profondamente inciso sotto l’Alta di Spragna. Superata la gola si arriva sulla sospesa e suggestiva conca dell’Alta di Spragna (circa m 1550 di quota), i pendii sono sempre ben inclinati soprattutto a sinistra salendo. Il percorso ora è piuttosto intuitivo anche se la forcella non si vede, si prosegue verso S lasciando a sinistra il canale per la forcella di Mosè chiusa fra il Jôf Fuart e le Cime Castrein. Si punta alla Cima de la Puartate, ma appena si svela tutto il canale che porta alla Forcella Lavinal dell’Orso è meglio tenersi a sinistra (salendo) e puntare direttamente verso la piccola sella che si raggiunge per un ultimo ripido canalino piuttosto stretto.</p> <h2>Discesa</h2> <p>Per l’itinerario di salita.</p> <p>La profonda gola che permette l’accesso sciistico all’Alta di Spragna deve essere ben innevata perché sia più facile ed usufruibile; l’accesso al canale finale presenta dei forti rischi di distacco di valanga a lastroni, con tanta neve e nessun scaricamento già avvenuto meglio essere cauti. Conviene comunque stare più a sinistra col senno di chi ha visto il gradino che si è formato dopo il distacco di qualche giorno fa, alto, all’estrema sinistra orografica del pendio di accesso al canalino finale, più di 2 metri.</p>

Forcella Lavinal dell'Orso

Forcella Lavinal dell'Orso - Per il versante N attraverso la conca della Spragna

Camptocamp

camptocamp

<h2>Accesso</h2> <p><em>Polveriera rio Grantagar</em> (da Sella Nevea scendere in direzione di Cave del Predil e parcheggiare all&#8217;inizio della strada che conduce al Rifugio Corsi poco sotto 4 tornanti).</p> <h2>Salita</h2> <p>Seguire la strada fedelmente fino alla Malga Grantagar (1530m), da qui con buone condizioni imboccare il canale evidente e percorrerlo sino al suo termine altrimenti innalzarsi alla sua destra lungo il sentiero estivo per spostarsi poi gradatamente sulla sinistra fino all&#8217;uscita del canale, superare un dosso e imboccare la valletta che con un ultimo piccolo strappo conduce all&#8217;intaglio della forcella.</p> <h2>Discesa</h2> <p>Per l&#8217;itinerario di salita.</p> <p>Valutare attentamente le condizioni del canale.</p>

Forcella Lavinal dell'Orso - dalla strada per il rifugio Corsi

<p>Brèche nommée Škrbina Prednje Špranje en slovène.</p>