### Avvicinamento

Il sentiero vero e proprio parte dalla Località "Pozzo" di Civate che si può raggiungere in due modi:

1. Da Civate seguendo le indicazioni per San Pietro al Monte (parcheggiare lungo la strada).
2. Da Suello, soprattutto se si intende scendere con il parapendio partendo dal M. Rai o dal Cornizzolo: sulla provinciale Lecco-Como appena usciti dalla SS 36 deviare a destra in località Borima e parcheggiare lungo la strada (meglio ancora, partire direttamente dal campo di atterraggio posto a circa 400 m e ben segnalato). Camminare lungo la strada che diventa bitumata fino a incontrare un'altra strada asfaltata; prendere a destra e seguirla per circa 300 m fino a giungere a delle case. Da qui imboccare una carrareccia che dopo essere passata davanti ad alcuni ruderi porta all'antica strada romana che corre parallela alla SS 36 e in breve e senza alcuna pendenza significativa conduce alla loc. Pozzo.

Da qui imboccare l'evidente mulattiera e seguire i cartelli per S. Pietro al Monte: tralasciare una prima deviazione a destra per il C. Birone e proseguire ancora per alcune centinaia di metri sino a trovare un'altra segnalazione- segnavia 9- per il Corno. Prendere questo sentiero pianeggiante, che, dopo aver oltrepassato il torrente, diventa sempre più ripido e faticoso.

Dopo un po' si incontra sia la traccia proveniente da S. Pietro che quella che conduce a S. Tommaso (sentiero "Luisin"): ignorarle e proseguire dritti ora con pendenza un po' meno accentuata. Il pendio si fa più aperto e dopo aver oltrepassato un ricovero per gli animali in breve si giunge ad una selletta con vista sul ripido versante valmadrerese: in breve a destra si guadagna la cima.

Poco dislivello, ma abbastanza faticoso. Da evitare in piena estate vista l'esposizione; fattibile anche d'inverno ma facendo attenzione in caso di ghiaccio.

Il sentiero vero e proprio parte dalla Località &#8220;Pozzo&#8221; di Civate che si può raggiungere in due modi: 1. da Civate seguendo le indicazioni per San Pietro al Monte (parcheggiare lungo la strada); 2. da Suello (a maggior ragione se poi si intende scendere con il parapendio partendo dal M.Rai o dal Cornizzolo)): sulla provinciale Lecco-Como appena usciti dalla SS 36 deviare a destra in località Borima e parcheggiare lungo la strada (meglio ancora ,partire direttamente dal campo di atterraggio posto a ca. 400m e ben segnalato). Camminare lungo la strada che diventa bitumata fino ad incontrare un&#8217;altra strada asfaltata; prendere a destra e seguirla per ca 300&#160;m fino a giungere a delle case. Da qui imboccare una carrareccia che dopo essere passata davanti ad alcuni ruderi porta all&#8217;antica strada romana che corre parallela alla ss 36 e in breve e senza alcuna pendenza significativa conduce alla loc. Pozzo. Da qui imboccare l&#8217;evidente mulattiera e seguire i cartelli per S.Pietro al Monte: tralasciare una prima deviazione a destra per il C. Birone e proseguire ancora per alcune centinaia di metri sino a trovare un&#8217;altra segnalazione- segnavia 9- per il Corno. Prendere questo sentiero pianeggiante, che, dopo aver oltrepassato il torrente, diventa sempre più ripido e faticoso. Dopo un pò si incontra sia la traccia proveniente da S. Pietro che quella che conduce a S. Tommaso (sentiero &#8220;Luisin&#8221;): ignorarle e proseguire dritti ora con pendenza un pò meno accentuata. Il pendio si fa più aperto e dopo aver oltrepassato un ricovero per gli animali in breve si giunge ad una selletta con vista sul ripido versante valmadrerese: in breve a destra si guadagna la cima. Poco dislivello, ma abbastanza faticoso. Da evitare in piena estate vista l&#8217;esposione; fattibile anche d&#8217;inverno ma facendo attenzione in caso di ghiaccio.

Corno Birone

Corno Birone - per il versante S.

Camptocamp

camptocamp

### Avvicinamento

Il punto di partenza è nei pressi del cimitero di Valmadrera (alto. Quello inferiore ha il disco orario). Cominciamo la salita lungo il selciato che conduce a San Martino. Incontriamo qui un palo segnavia che indica la traccia per il sentiero Lucio Vassena. La salita si presenta subito sostenuta. Oltrepassiamo il Sass Negher, un imponente masso erratico che si contraddistingue proprio per il suo colore scuro rispetto a tutti gli altri sassi. Tale masso è stato trasportato dalla Valmalenco alla sua posizione odierna sopra Valmadrera e, date le sue caratteristiche, il "Sass Negher" è stato riconosciuto dalla Regione Lombardia come monumento naturale degno di tutela e salvaguardia. Proseguiamo a zig-zag nel vallone salendo un ripido pendio erboso fino al Ceppo della Forcola, un dosso erboso molto panoramico con stupendo panorama sui laghi. Da qui il sentiero si fa molto ripido ma senza particolari preoccupazioni anche se a volte un po' aereo ed esposto. Superiamo con l'aiuto di una catena un risalto roccioso e continuiamo a salire lungo la spalla del Corno Birone. Da qui facilmente in vetta. Ottimo panorama. Si prosegue in leggera discesa lungo la facile spalla del Monte Rai e si risale sino alla sua vetta. Proseguiamo in discesa su facili pendii erbosi sino al Rifugio Consiglieri, per poi risalire il ripido pendio che porta alla cresta del M.Cornizzolo e poi alla vetta.

### Discesa

Scendiamo dal rifugio sino al santuario di S.Pietro al Monte da cui si taglia per i sentieri n.7/8 in direzione S.Tomaso. Arrivati ad un bivio che porta a scendere per Civate, manteniamo la costa in direzione Valmadrera su sentiero che si perde un poco nella vegetazione (probabilmente poco frequentato) sino a ricongiungersi al Ceppo della Forcola con vari sali e scendi. Da qui, con attenzione vista la ripidità, discesa sino alla partenza.

Il punto di partenza è nei pressi del cimitero di Valmadrera (alto. Quello inferiore ha il disco orario). Cominciamo la salita lungo il selciato che conduce a San Martino. Incontriamo qui un palo segnavia che indica la traccia per il sentiero Lucio Vassena. La salita si presenta subito sostenuta. Oltrepassiamo il Sass Negher, un imponente masso erratico che si contraddistingue proprio per il suo colore scuro rispetto a tutti gli altri sassi. Tale masso è stato trasportato dalla Valmalenco alla sua posizione odierna sopra Valmadrera e, date le sue caratteristiche, il &#8220;Sass Negher&#8221; è stato riconosciuto dalla Regione Lombardia come monumento naturale degno di tutela e salvaguardia. Proseguiamo a zig-zag nel vallone salendo un ripido pendio erboso fino al Ceppo della Forcola, un dosso erboso molto panoramico con stupendo panorama sui laghi . Da qui il sentiero si fa molto ripido ma senza particolari preoccupazioni anche se a volte un po&#8217; aereo ed esposto. Superiamo con l&#8217;aiuto di una catena un risalto roccioso e continuiamo a salire lungo la spalla del Corno Birone. Da qui facilmente in vetta. Ottimo panorama. Si prosegue in leggera discesa lungo la facile spalla del Monte Rai e si risale sino alla sua vetta. Proseguiamo in discesa su facili pendii erbosi sino al Rifugio Consiglieri, per po risalire il ripido pendio che porta alla cresta del M.Cornizzolo e poi alla vetta. Scendiamo dal rifugio sino al santuario di S.Pietro al Monte da cui si taglia per i sentieri n.7/8 in direzione S.Tomaso . Arrivati ad un bivio che porta a scendere per Civate, manteniamo la costa in direzione Valmadrera su sentiero che si perde un poco nella vegetazione (probabilmente poco frequentato) sino a ricongiungersi al Ceppo della Forcola con vari sali e scendi. Da qui, con attenzione vista la ripidità, discesa sino alla partenza

Monte Rai - da Valmadrera per Sentiero Lucio Vassena (Corno Birone - Monte Rai)

Punta posta sulla cresta SE del M. Rai e caratterizzata da aspri fianchi.